Versi e prose scelte di Bernardino BaldiF. Le Monnier, 1859 - 646 pages |
Other editions - View all
Common terms and phrases
alcune Almagesto altre altrui Aminta amore antichi appresso Archelao arciero assai astrologo astronomiche attese Baldi BERNARDINO BALDI buon canto ch'a ch'egli ch'io chè chiama Cibisto Cidippe cielo città colui Commandino commentari cotanto d'Urbino degno detto dice diede opera dignità diligenza dolce duca EGLOGA essendo Eutocio fabbrica fece Federico Federico Commandino felicità ferro figliuolo filosofo Forlivesi Francesco Fronimo geometra Giovanni Giovanni di Sacrobosco Giove giudice governo gran grandissimo greca Guastalla guisa indi intorno istoria l'ajuto l'altre l'onde lasciò latina legno Licola Licone lode lume luogo Manca alla Crusca matematiche medesimo mente Micone monti natura Nemesio nobile nocchier nome oltra onori Orizia Oronte Palazzo parimente perciocchè perfezione picciol pietra Pietro Ramo porta principe Proclo professione prudenza pubblico Quinci ragione saette Scrisse anco scrisse un libro scritto scrive siano signor sovra splendore stelle suol talor Tolomeo trova uomo Urbino vede verso virtù Vitruvio
Popular passages
Page 167 - L'acqua d'intorno ali' infiammato fianco Del vaso a gorgogliare , a poco a poco S'adattò con la destra a spargervi entro La purgata farina , non cessando Con la sinistra intanto a mescer sempre La farina e l'umor con saldo legno.
Page 171 - E la mandola e 1 pesco e 1 fico e 1 pruno ? Ed una sola pianta a sì diversi Figli somministrar madre cortese Con nuovo modo il nutrimento e 'l latte ? Taccio tante altre gioje e tanti beni Che mi vengon da te, caro orticello ; Ed a voi mi rivolgo, o Dei, ch' avete Degli orti cura, e di chi agli orti attende.
Page 170 - n vece lor v' induci Piacer , letizia e pace , e sei cagione Ch'io non invidj l'aurea ver^ae 'l manto E le ricchezze , che dal mondo avaro Fanno ammirar gl' Imperatori ei Regi. Qual si trova piacer-, che tu non abbia? Qual hai piacer, che d
Page 169 - Quei che da cure ambiziose avare Tormentato mai sempre, un'ora, un punto Di tranquillo non prova , e non sa quanto Di gran lunga trapassi ogni tesoro La cara povertà giusta innocente . Abbiansi le cittadi , abbiansi pure L'arti onde nascon gli agi e 'l viver molle, Ch...
Page 171 - L' oro veder, del già maturo cedro La spoglia miro, che s' assembra all' oro ; Se l'oro poi, che di rubin sia carco, Alla siepe mi volgo, ove il granato Maturo e mezzo aperto i suoi tesori Mi scopre ; se veder gli altri lapilli Chieggio, ecco l'uve di color mature Pendenti giù da' pampinosi rami. Ma qual altro diletto a quel s...
Page 98 - Inique de' mortali, al ciel ritorno Fatto se n' abbia, onde a l' età de l' oro, • Con l' altre sue compagne, ella discese: 205 Nè ciò falso mi par; chè se ciò falso Fosse, non si vedria di giusto sangue Sparsa la terra, le ricchezze altrui Non saria chi rapisse, onore a...
Page 167 - Mentre l'onda bollia, per fissa tela Fece passar, di setole contesta, Di Cerere il tesor, che in bianca polve Ridotto avea sotto il pesante giro De la volubil pietra; indi partendo Con tagliente coltel rotonda forma Di grosso cacio, che da' topi ingordi Ei difendea dentro fiscella appesa Al negro colmo, col forato ed aspro Ferro tritèllo.
Page 113 - Olmi l'edre e le viti, e ne le selve Fa men timidi errar le damme ei cervi. Licori. Non v...
Page 167 - 1 bianco e molle corpo Cominciò a diventar pallido e duro, Aggiunse forza all'opra, e con la destra A la sinistra man porgendo aita, Per lo fondo del vaso il legno intorno Fece volar con più veloci giri ; Finché vedendo omai quella mistura Nulla bisogno aver più di Vulcano...
Page 168 - Cosi caldo com' era appresso al foco, Provido ad altro attese ; e vólto il piede Là V egli larga pietra eretta avea, Sotto una grande e tortuosa vite, Che copria con le fronde un vicin fonte, D' un panno la coperse, in guisa bianco Che l'odor del bucato ancor serbava.