Poesie del signor Abate Pietro Metastasio, Volume 1 |
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Achille adeffo Adriano afcolti affetti Alcefte Alceſte amante amico amor Aquil Arbace Artabano Artaf ARTASERSE Atalia Bafta Barf Barfene Cefare ch'io Cleo Cleonice cofe coftume colla configlio coſtume cuftodi deftin Deidamia difefa difperato Dircea diverfi Ecco effer Emir Emirena Eurinome falvato fangue faputo Farnafpe fcena fdegno fegno fempre Fenicio fento fenza fervi figlio foffe foffrir fofpiri folo fomma forfe forſe fpero fpofo Francefi ftato fteffo fublime fulla fventure generofo genitor Giafone Giuf Giuſeppe Iffipile intefa l'amore Lafcia Licida Mandane Megabife Megacle Mifero Mitr Mitrane mufica noftro Poeta noſtro Numi offerva Ofroa Oh Dio Olin Olinto OSROA padre paffioni paffo palefi penfi perfonaggi pietà poefia poffo prefente Principeffa quafi quefto queſta refta Regina regno roffor Sabina ſcena Semira ſenza Signor Metaftafio Temistocle Timante Toante Tomo Tragedia trono vaffalli verfi virtù voftra
Popular passages
Page xxii - ... le poesie del Signor Metastasio adornate di musica sono poesie musicali; ma senza l'unione di questo ornamento sono vere, perfette e preziose tragedie , da compararsi alle più celebri di tutte le altre nazioni: tragedie corredate di unità, di costume, d'interesse, di sublime linguaggio poetico, di spettacolo, di meravigliosi accidenti, di maneggio singolar di passioni...
Page 15 - Sogna il guerrier le schiere > Le selve il cacciator ; E sogna il pescator Le reti e l'amo. Sopito in dolce oblio , Sogno pur io così Colei che tutto il di SCENA VII. SEMIRA. Voi della Persia , voi Deità protettrici , A questo impero Conservate Artaserse. Ah * ch' io lo perdo Se trionfa di Darlo ! Ei questa mano Bramò vassallo , e sdegnerà sovrano.
Page 34 - Freme l'onda , il del s' imbruna^ Crefce il vento , e manca l'arte ; E il voler della fortuna Son coftretto a feguitar. Infelice , in quefto ftato Son da tutti abbandonato : Meco fola è l'innocenza , Che mi porta a naufragar. Fine delf Atto Primo, SCENA PRIMA.
Page clxx - Dovunque il guardo giro, immenso Dio, ti vedo: nell'opre tue t'ammiro, ti riconosco in me. La terra, il mar, le sfere parlan del tuo potere: tu sei per tutto; e noi tutti viviamo in te. Madd. Giovanni, anch'io lo so, per tutto è Dio; ma intanto ai nostri sguardi più visibil non è. Dov'è quel volto consolator de...