Commedie di Jacopo Angelo Nelli: La serva padrona. La moglie in calzoni. I vecchi rivaliN. Zanichelli, 1883 - Italian drama (Comedy) |
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andare Armeno aver avete bella bisogna Bonario Brunetta Buon burla casa ch'e ch'io ché Cian Ciancica Cielo Clar colla commedia credo cuore detto diavolo dico dire discorso dite donna Dragoncello eccolo fare fate figliuoli finge Fiuta Frac Fracassa gioje gnora gran guarda inganno inteso Jacinta l'ha l'ho lasciate Lauretta Lean Ligurne Livorno madonna Geva male mano moglie monsú negozio padrone parlare pigliar poco posso ragione Rasp rido roba sapere sarà SCENA DECIMA Sennuccio sentire Serp Serpina serva servitore siete signor Arnolfo signor Buonamico signor capitano signor Cleante signor Leandro signor padre signor Ruggiero signor Volontario signora Berenice signora Ciprigna signora Clarice signora Isabella signora Pasquina signore Strinato sposa star stra Stri Tang Tanganetto troppo trova vada Valerio vecchio vedere venuto Vesp Vespina voglio vorrei vuol
Popular passages
Page 276 - con arte e con ingegno si acquista mezzo un regno; e con ingegno ed arte si acquista l'altra parte.
Page 169 - cavare. Val. In quella casa non manca niente. E poi basterebbe che io parlassi, per esser soddisfatto di tutto. Bon. Ma la servitù — Val. È obbedientissima ad ogni mio cenno. Bon. Non importa, ci vogliono delle mance. Eccoti dieci altre doppie.
Page 168 - Valerio, che non me ne scoppi il cuore. Fuor di casa; senza quattrini; con degli incomodi. Chi sa il poverino quanto stenta, l'lo vo cercando per Firenze, e non l'intoppo mai: vorrei pur trovarlo per dargli.... (S'incontra in Valerio.)
Page iii - Fagiuoli, del vero autor della quale fu VS ILLUSTRISSIMA ricercata da Milano mesi sono, e che io non seppi per allora assicurarla se fosse la stessa composta da me molti anni indietro
Page 169 - Bon. In casa d'altri, lo so, si sta male : quanto ti compatisco ! Val. In casa del signor Buonamico sto, posso dire, ancor meglio che in casa propria. Bon. Eh non me
Page 170 - le tasche.) abbi pazienza, non ne ho più, (Partendo.) uh, uh, uh. Gli è un figliuolo d'oro il poveretto. ( Via.) Val. È un padre che merita ogni obbedienza ed affetto.
Page iv - franchezza, per non dire temerità, colla quale si fanno lecito alcuni, o sia per avidità di guadagno, o per negligenza ed ignoranza, dare alla luce varj componimenti col
Page 29 - un morion di frasche in testa, e quel poco che stanno per casa non serve ad altro, che a strillare e gridare a cieli per far dare al
Page 154 - colle corde e colle girelle per ammainarlo, quando si vuole, come una vela di nave. In quanto a busti poi, non la cedo a chi ne
Page 170 - figliuol mio. ( Via.) Val. Faccia lo stesso ella pure. — Gran buon cuore che ha mio padre verso di me, ed io sarei molto ingrato....