CAR. Io lo rammento. VIL. (si accosta al viale, dicendo, salve le miniere; a questo comparisce Guglielmo) GUG. VIL. Ah, mi abbraccia!... Vieni... A questo seno... GUG. (vedendo Carlo) Oh, come balza il cor!... Ma che vedo! Uno straniero !... Mi tradi il mio sangue istesso !... Padre? Fia vero VIL. CAB. Ei vivea!... VIL. Vivea, ma oppresso CAB. VIL. CAR. GUG. VIL. GUG. VIL. CAR. GUG. Qui traendo incerta vita Carlo in lui tu vedi, Si, sventurata vittima Di un nero tradimento; D'un empio svelerà. Poco innanzi molta gente Ma in vedermi ognun si scosta: 66 Fuggi» dice se il potrai » Poi soggiunge «Tutto è noto... CAR. GUG. Siam traditi; ma lo giuro, (a questo Guglielmo si risolve in un momento, e dice con agitazione a Carlo) Carlo, di', tu l'ami? E il chiedi ? La mia destra a lei promisi. Che or si adempia: mel concedi. CAR. (prendendo la destra di Gugl. ed accostandola alle sue labbra) Io non ho desio maggior. GUG. (si pone in mezzo a Carlo e l'ilelmina, prende le loro destre, e posandole sul suo petto, dice) CAR. VIL. ROB. GUG. VIL. GUG. VIL. GUG. Il mio petto sia quell' ara, Che ha la tua promessa accolta; Vanne... 2 Oh padre mio!... E tu?... Tu forse, oh Dio!... Io morrò; ma in lui tu avrai SCENA XII. 11 Colonnello scortato da un uomo con lanterna, e seguito da Soldati: e detti. (egli nel comparire avrà udite le ultime parole di Guglielmo, quindi dice con rabbia) Cor. Ma Carlo fia lo sposo Della figlia di un reo sul palco spento. CAR. (È desso!...) VIL. GUG. ROB. COL. (Ahimè!...) (Malvagio.) (Oh qual momento.) (dopo un istante di silenzio, Vilelmina riavuta dalla sorpresa, corre al Colonnello, se gli gitta ai piedi, e singhiozzando lo prega) Sono al tuo piè; commuoverti Deh possa questo pianto, Se tutto io perdo, ah lasciami Il padre mio soltanto; Quest'atto di pietà. Un atto di vendetta 1 Fra poco ella vedrà. CAR. (prendendo Vilel, per mano, ed allontanandola dal Colon.) COL. (di dentro) GUG. VIL. CAR. Vieni; non più. Difendervi Carlo, non ei dovrà. (intanto si odono le seguente voci di dentro) Roberto... Vilelmina... Qual gente si avvicina!... Cercan di noi solleciti!... SCENA ULTIMA. Vengono vari Paesani, e Minatori con fiaccole ; in mezzo ad essi Don Fabrizlo, Luigi, Angiolina. Соло Qui stanno!... Eccoli là !... FAB. (mostrando un piego aperto, che ha fra le mani) COL. FAB. Alto là, per questa carta!... Su, legga, e legga tutto; Vegga in fondo che ci sta. (gli dà il piego) (il Colonnello mentre legge dà segni di sorpresa e di dispetto, e Don Fabrizio di approvazione e di allegrezza) Dal Governatore militare di Freinbergh. >>Signor Borgomastro, mi affretto a parteciparvi, che "ai di 5 del corrente si è sottoscritta in Dresda "la conchiusione della pace, ed in virtù della me"desima viene accordata amnistia generale a qual"siasi reato commesso contro le armi della Francia - siate sollecito a publicarla, ecc... COL. (terminata la lettera, Vilelmina non potendo parlare per la Tutti lieti! Ei salvo! Ed io ?... (quindi volto a Vilelmina con accento di disperazione) Non ti avessi amata mai!... Non avrei rimorsi... Addio. (via seguito da Sol.) FAB. (a Gug.) Oh che in Francia se ne va! Vien Guglielmo... un bacio. GUG. (abbracciandolo) Ah si... |